La storia della chitarra classica

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Ciao, sono Marcello De Carolis ed oggi voglio inaugurare una nuova serie: la storia della chitarra classica. Sono ancora insicuro se approfondire l’argomento dal punto di vista organologico o dal punto di vista del repertorio, quindi se può interessarti fammelo sapere nei commenti qui sotto.

Comunque oggi tratterò in linea di massima la storia della chitarra dagli albori fino ai nostri giorni in un piccolo viaggio nella storia di questo strumento magico.

Le origini della chitarra classica

La chitarra classica non ha un’origine certa. Di sicuro, prima di arrivare ad essere così come la conosciamo oggi, ha subito dei notevoli mutamenti. Molto probabilmente un primo antenato della chitarra risale agli Egizi ed è databile tra il 2000 e 1500 a.C. Nel periodo Romano i suoi antenati erano il Salterio e la Sambuca, insieme alla Lira e Cetra Greche.

Nel Rinascimento troviamo la Vihuela e le prime composizioni originali giunte fino ai nostri giorni. Le opere dell’epoca, che oggi fanno parte del repertorio di trascrizioni per chitarra classica, sono varie.

vihuela strumento musicale
Vihuela

I principali compositori dell’epoca sono: Alonso de Mudarra, Luis de Narvàez, Antonio de Cabezon e Luis Milan.

La chitarra classica nel 1600

Tra il XVI e il XVII secolo troviamo le prime chitarre che hanno la forma che grossomodo verrà tramandata fino ai nostri giorni. Poteva avere quattro corde, ma anche quattro cori. Parliamo di cori quando le corde sono raggruppate a due o anche a tre e vengono suonate tutte simultaneamente. Le corde del coro potevano essere accordate all’unisono o all’ottava. Il coro, in poche parole, è quello che troviamo ancora oggi su strumenti come il mandolino o la chitarra battente.

In seguito si stabilizza sulle cinque corde.

Il Periodo Barocco della storia della chitarra classica

La chitarra barocca conviveva con il liuto e la tiorba. Nel liuto e nella tiorba, per far fronte ad una crescente complessità compositiva, vennero aumentati il numero delle corde a la lunghezza del manico. Tutto questo però andò a discapito della praticità facendo cadere questi strumenti quasi in disuso.

Il suono di questi strumenti e delle loro corde, però, era amato da tutti e lo stesso Johann Sebastian Bach si fece costruire un Claviliuto, uno strumento a tastiera ma con corde in budello per poter emettere suoni simili al Liuto.

Johann Sebastian Bach
Johann Sebastian Bach

L’ottocento

Alla fine del 1700 venne aggiunta la sesta corda a quella che già possiamo definire chitarra classica. L’aggiunta della sesta corda, però, non ha una origine certa. I documenti storici narrano che i primi liutai ad ideare questa aggiunta furono: Gennaro Fabbricatore detto Fabbricatorello di Napoli, Moutron liutaio Francese, Antonio Vinaccia di Napoli, Michael Ignatius Stadman di Vienna.
In seguito, per tutto l’ottocento e fino a buona parte del novecento, vennero fatti numerosi esperimenti. Nacquero così la Chitarra-arpa, Chitarra a doppio manico, Chitarra-basso, a dodici corde ecc.
Antonio de Torres Jurado diede la vera svolta verso la chitarra classica moderna, inventore dell’incatenatura sotto il piano armonico della chitarra. Molto probabilmente questa tecnica costruttiva fu ideata già da Louis Panormo, ma Torres ha sicuramente perfezionato l’invenzione. In pratica, sotto il piano armonico, vengono inseriti dei pezzi di legno che danno alla chitarra solidità e un suono più potente. Questa tecnica è usata tutt’oggi dai liutai di tutto il mondo.

Tutto questo fermento verso la chitarra ovviamente è stato alimentato da numerosissimi chitarristi compositori che hanno composto repertorio originale per chitarra ed anche numeroso materiale didattico.

Tra i maggiori chitarristi compositori troviamo Mauro Giuliani, Ferdinando Carulli, Fernando Sor. Ma spicca anche la figura di Niccolò Paganini, violinista virtuoso di fama internazionale, ma grande amante della chitarra al punto da aver scritto numerose opere per il nostro strumento.

I chitarristi dal 1900 fino ai nostri giorni

Nel XX secolo, grazie soprattutto ad Andrés Segovia, la chitarra classica riesce a diventare uno strumento colto e considerato alla pari di altri a tutti gli effetti. Segovia è riuscito a portare all’attenzione internazionale e della musica colta la chitarra classica. Numerosi compositori hanno iniziato a comporre proprio grazie a Segovia al punto che oggi troviamo numerosi compositori che possiamo anche definire Segoviani.

Andrés Segovia
Andrés Segovia

Quindi, accanto a chitarristi-compositori come Antonio Lauro, Abel Carlevaro, Francisco Tarrega, Augustin Barrios Mangoré, spiccano compositori colti come Manuel de Falla, Joacquin Rodrigo, Manuel Maria Ponce, Mario Castelnuovo-Tedesco, Heitor Villa-Lobos.
Oggi, compositori e chitarristi che dedicano la loro arte alla chitarra classica ne sono una moltitudine, elencarli sarebbe un compito arduo se non impossibile. Tra i più importanti ci sono sicuramente: Angelo Gilardino, Leo Brouwer, Dusan Bogdanovic, Julian Bream, Emilio Pujol, Roland Dyens.

E le numerose possibilità tecniche ed espressive vengono sviscerate sempre di più rendendolo uno strumento unico e amato da tutti.

Grazie per l’attenzione. Se questo argomento sulla storia della chitarra classica ti è stato utile e se vuoi che continui ad approfondirlo fammelo sapere nei commenti qui sotto.

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