la chitarra classica

Il mio primo approccio alla
chitarra classica

Ho iniziato a studiare chitarra classica da piccolo, apprendendo il linguaggio musicale per poi iniziare lo studio accademico dello strumento che mi ha portato al diploma di conservatorio. Frequentando corsi e masterclass in Italia e all’estero sono riuscito a creare un mio stile personale chitarristico frutto della mia esperienza.

La chitarra classica che utilizzo è stata costruita per me dal liutaio Giuseppe Guagliardo.

il fondo della chitarra classica Guagliardo di Marcello De Carolis

Le origini della chitarra classica

La chitarra classica non ha un’origine certa. Di sicuro, prima di arrivare ad essere così come la conosciamo oggi, ha subito dei notevoli mutamenti. Molto probabilmente un primo antenato della chitarra risale agli Egizi ed è databile tra il 2000 e 1500 a.C. Nel periodo Romano i suoi antenati erano il Salterio e la Sambuca, insieme alla Lira e Cetra Greche.

Nel Rinascimento troviamo la Vihuela e insieme ad essa troviamo le prime composizioni originali giunte fino ai nostri giorni. I maggiori compositori dell’epoca sono: Alonso de Mudarra, Luis de Narvàez, Antonio de Cabezon e Luis Milan.

La chitarra classica nel 1600

Tra il XVI e il XVII la chitarra classica inizia ad assumere la forma che grossomodo verrà tramandata fino ai nostri giorni. Poteva avere quattro corde, ma anche quattro cori. In seguito si stabilizza sulle cinque corde.

Il Periodo Barocco

La chitarra barocca conviveva con il Liuto e la Tiorba. Questi ultimi due strumenti musicali, col tempo, caddero in disuso perché, per far fronte ad una crescente complessità compositiva, vennero aumentati il numero delle corde a la lunghezza del manico a discapito della praticità. Il suono di questi strumenti, però, era amato da tutti e lo stesso Johann Sebastian Bach si fece costruire un Claviliuto, uno strumento a tastiera ma con corde in budello per poter emettere suoni simili al Liuto.

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La chitarra classica nel 1800

Alla fine del 1700 venne aggiunta la sesta corda alla chitarra classica. Tale invenzione non ha una origine certa. I documenti storici narrano che i primi liutai ad ideare questa aggiunta furono: Gennaro Fabbricatore detto Fabbricatorello di Napoli, Moutron liutaio Francese, Antonio Vinaccia di Napoli, Michael Ignatius Stadman di Vienna.
Vennero fatti anche numerosi esperimenti. Nacquero così la Chitarra-arpa, Chitarra a doppio manico, Chitarra-basso a dodici corde ecc.
Ma la vera svolta verso la chitarra classica moderna è stata data da Antonio de Torres Jurado inventore dell’incatenatura. Con questa tecnica costruttiva, molto probabilmente idea già di Louis Panormo ma che Torres ha sicuramente perfezionato, il liutaio è riuscito a creare uno strumento solido e sonoro. Liutai di tutto il mondo come José Ramirez, Herman Hauser, Nicola De Bonis, Lorenzo Bellafontana, Giuseppe Guagliardo, Mario Grimaldi, Alessandro Marseglia utilizzano l’incatenatura.

La chitarra classica nel 1900

Nel XX secolo, dopo i chitarristi-compositori del XIX secolo come Mauro Giuliani, Ferdinando Carulli, Fernando Sor, la chitarra classica deve la sua fortuna al chitarrista spagnolo Andrés Segovia che è riuscito a portare all’attenzione internazionale e della musica colta lo strumento. Accanto a chitarristi-compositori come Antonio Lauro, Abel Carlevaro, Francisco Tarrega, Augustin Barrios Mangoré, compositori colti come Manuel de Falla, Joacquin Rodrigo, Manuel Maria Ponce hanno iniziato a comporre per chitarra classica.
Oggi, compositori e chitarristi che dedicano la loro arte alla chitarra classica ne sono una moltitudine, elencarli sarebbe un compito arduo se non impossibile. Tra i più importanti ci sono: Angelo Gilardino, Leo Brower, Dusan Bogdanovic, Julian Bream, Emilio Pujol, Roland Dyens.

Le parti principali della chitarra classica

il manico

Su cui si trova la tastiera e che termina con la paletta, sulla quale ci sono le meccaniche che servono per accordare la chitarra;

la cassa di risonanza

in legno, con una buca centrale, serve ad amplificare il suono prodotto dalle corde.

Ogni parte della chitarra viene costruita con legni diversi:

Il piano armonico

è in legno di abete o cedro, o, raramente, in sequoia. Viene rinforzato con listelli di abete (cosiddetta incatenatura) che varia a seconda del risultato sonoro che il liutaio vuole ottenere dato che ad incatenature diverse corrispondono caratteristiche sonore diverse.

Le fasce e il fondo

sono costruiti con vari legni. Di solito legni duri e compatti, a seconda del timbro che il liutaio vuole conferire. Molto utilizzati sono i legni di palissandro (in particolare quello brasiliano), mogano, cipresso, ebano, makassar e acero.

La tastiera

Viene costruita in ebano.

Chitarra

Il ponte

al quale si legano le corde, può essere in palissandro, ebano, noce o altri legni. Il capotasto e l’ossicino sono in osso, in avorio o in ebano.

Le corde

originariamente erano ottenute dal budello; oggi sono costruite principalmente di nylon che conferisce al suono un timbro ovattato e dolce, o di materiali composti a base di carbonio o fibra di vetro che conferiscono alla chitarra un timbro più nitido e brillante e una maggiore tenuta di suono.

Il manico

è costruito con legni poco sensibili all’umidità e poco propensi alla deformazione, in genere cedrella o mogano.

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